Questo astrolabio contiene attualmente due timpani, uno per le latitudini 30° e 33°, e l'altro 36° e 42° (corrispondenti alle regioni comprese tra la Persia e il Mar Nero). È completo di alidada, di regolo e di rete. Nel dorso presenta un doppio quadrato delle ombre e il calendario zodiacale.
Lo strumento, proveniente dalle collezioni medicee, è completo di custodia di pelle nera lavorata (coperchio mancante) che porta all'interno una nota manoscritta del XVI secolo nella quale si ricorda che l'astrolabio fu portato dalla Spagna e che risale al 1252. I dati astronomici riportati sullo strumento suggeriscono di anticiparne la costruzione a prima del 1000. Secondo la tradizione si tratterebbe di uno strumento del tempo di Carlo Magno (IX secolo). Un astrolabio arabo molto simile a questo è documentato in un disegno di Antonio da Sangallo il Giovane (c. 1520?) conservato presso il Gabinetto dei Disegni e delle Stampe degli Uffizi. Proviene dalle collezioni medicee.