Elettrometro, probabilmente di costruzione inglese, proveniente dalle collezioni lorenesi. È formato da un tubo di vetro con ghiere di ottone e due elettrodi (quello superiore è regolabile). Lateralmente ad esso è collegato un capillare di vetro. Si tratta di una versione semplificata del "termometro elettrico ad aria" di Ebenezer Kinnersley, da lui descritto nel 1761 all'amico Benjamin Franklin. Nel cilindro a tenuta d'aria veniva versata acqua colorata. Una scintilla fatta scoccare fra i due elettrodi riscaldava l'aria che, espandendosi, spingeva l'acqua nel capillare. Ciò permetteva di ottenere una misura approssimativa della carica elettrica.