Elettroscopio costruito da Carlo Dell'Acqua nell'officina del Museo di Fisica e Storia Naturale. Presenta una base circolare con scanalatura per la campana di vetro (oggi scomparsa). La singola foglia d'oro (perduta) era sospesa nella campana fra due piastre di ottone collegate con due pile a secco (cioè senza liquido elettrolita) ad alta tensione di Jean-André De Luc o di Giuseppe Zamboni. La fogliolina caricata elettricamente deviava verso la piastra di segno elettrico opposto. Questo tipo di strumento fu proposto da Johann Gottlieb Friedrich von Bohnenberger verso il 1814.