Museo Galileo
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Museo Virtuale
Apparecchio per dimostrare le proprietà dei parafulmini a punta e a sfera
    • Collocazione:
      Sala XIII
    • Ideatore:
      Benjamin Wilson
    • Costruttore:
      sconosciuto
    • Data:
      fine sec. XVIII
    • Materiali:
      legno, vetro, ottone, foglio di stagno
    • Dimensioni:
      altezza complessiva 485 mm, base 370 mm
    • Inventario:
      2693
    • Apparecchio per dimostrare le proprietà dei parafulmini a punta e a sfera (Inv. 2693)

L'apparecchio, proveniente dalle collezioni lorenesi, fu descritto nel 1778 nelle "Philosophical Transactions" della Royal Society" da Benjamin Wilson per dimostrare che i parafulmini devono terminare a sfera piuttosto che a punta.

È composto da una grossa bottiglia di Leida, posta in un contenitore di legno e sostenuta da una massiccia base di legno. Su un lato della bottiglia, in contatto con l'armatura esterna di stagnola, è disposto un conduttore di ottone a forcella i cui bracci terminano rispettivamente con una punta acuminata e con una sfera. I bracci con la punta e la sfera potevano essere avvicinati ad una grossa sfera di ottone posta su un altro sostegno, sino a che la scarica della bottiglia di Leida avesse colpito la sfera, o la punta, o entrambe contemporaneamente. Secondo Wilson, questo esperimento dimostrava che la punta produceva una scintilla tre volte più lunga di quella del conduttore a sfera e perciò il parafulmine terminante a sfera era meno pericoloso. Queste esperienze ebbero in Inghilterra una forte connotazione politica. Infatti Benjamin Franklin, che sosteneva l'efficacia del conduttore a punta, era anche lo statista più importante delle colonie americane ribelli e come tale inviso al sovrano inglese Giorgio III.

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