Doppia calamita scintillante di Nobili formata da una coppia di calamite a ferro di cavallo, trattenuta da braccialetti di ottone, posta su una grossa base di legno. La bobina oscilla rapidamente fra i poli delle calamite grazie ad un meccanismo azionato da una manovella. Ogni volta che il circuito fra le lamine elastiche di contatto e le calamite viene interrotto, appare una scintilla, che è generata dalle correnti indotte di interruzione e di apertura del circuito. La corrente alternata generata in questo modo può essere raccolta da un commutatore fissato alla base. Correnti continue possono essere prodotte togliendo uno dei contatti.
Forse il commutatore di Nobili fu ispirato da quello elaborato da Hippolyte Pixii per la sua macchina magneto-elettrica (inv. 552).
Lo strumento, proveniente dalle collezioni lorenesi, fu realizzato da Corrado Wolf, a proposito del quale Nobili scrisse nelle sue Memorie (Firenze, 1834): "Le calamite coniugate sono d'una bellissima esecuzione; escono come la più gran parte degli altri miei apparati dall'officina d'un abilissimo macchinista, il Sig. Wolf, il quale mi presta l'opera sua con piena mia soddisfazione, e con vantaggio reale della scienza".