Questo apparecchio è uno dei primissimi generatori magnetoelettrici di corrente. Un telaio di mogano sostiene un elettromagnete a ferro di cavallo sospeso alla traversa superiore (oggi resta solo l'anima di ferro dell'elettromagnete mentre le bobine sono scomparse). Il resto della macchina è montato su una base separata, assicurata a quella del telaio grazie a grosse viti a farfalla. Una calamita a ferro di cavallo viene posta in rotazione da un meccanismo azionato da una manovella sotto i poli dell'elettromagnete sospeso. Il movimento produce una corrente indotta alternata che viene raddrizzata da un commutatore oscillante di Ampère, azionato da una camma sull'asse dell'armatura. Hippolyte Pixii costruì diversi strumenti per Jean-François-Dominique Arago e per André-Marie Ampère e, con l'aiuto di quest'ultimo, ideò il suo generatore nel 1832. Pur restando un apparecchio da laboratorio, questo generatore segnò una tappa fondamentale nella trasformazione dell'energia meccanica in energia elettrica.