Prima versione della calamita scintillante di Nobili. È formata da una base di legno sulla quale si trova una calamita a ferro di cavallo. Un braccio mobile di ottone con manico di mogano reca una rudimentale bobina con contatti formati da lamine flessibili. Quando il circuito formato dalla calamita e dalle lamine viene interrotto, o prontamente ristabilito da un rapido movimento oscillatorio della bobina, si produce un minuscola scintilla elettrica tra le lamine e la calamita stessa. Essa è generata dalle correnti indotte di interruzione e di apertura del circuito. Nobili e il direttore del Museo di Fisica e Storia Naturale di Firenze, Vincenzo Antinori, furono spinti ad elaborare la calamita scintillante dopo aver letto il resoconto di come Michael Faraday, nel 1831, avesse ottenuto una scintilla da un elettromagnete. Furono così ripetuti con questo tipo di strumento gli esperimenti fatti con scintille prodotte da macchine elettrostatiche. Lo strumento proviene dalle collezioni lorenesi.