Lo strumento, proveniente dalle collezioni lorenesi, reca, oltre al nome di Marsilio Landriani, anche quello del Saruggia, un meccanico ripetutamente citato negli scritti di Alessandro Volta. Lo strumento serviva a misurare la quantità di ossigeno presente nell'atmosfera e per questa ragione Landriani lo considerava un congegno adatto a misurare la salubrità degli ambienti. Benché datato 1776, presenta qualche variante rispetto all'eudiometro descritto da Landriani nelle Ricerche fisiche intorno alla salubrità dell'aria (Milano, 1775). In riferimento allo schema da lui riportato, a fianco della canna CD è stato posto un termometro di avorio con una scala graduata secondo i parametri stabiliti da Réaumur. La scala graduata del tubo di vetro invece di essere divisa in 12 parti è divisa in 23 parti, ciascuna delle quali è divisa a sua volta in 12 parti. Anche la boccetta di cristallo è di dimensioni diverse da quella raffigurata nel testo (tuttavia il criterio di far sì che il volume della boccetta sia identico a quello della canna CD dovrebbe essere stato mantenuto). L'estremità inferiore è leggermente diversa, ma basata sugli stessi principi e indicazioni descritte da Landriani.