Macchina elettrostatica a strofinio con un cilindro di vetro posto in rotazione da una grande puleggia, imperniata in modo tale da permettere una facile regolazione della tensione della corda di cuoio che funge da cinghia di trasmissione. Il grosso cuscinetto di cuoio è fissato ad una tavola di mogano posta su due lamine di legno flessibili, isolate da due spesse barre orizzontali di vetro. Il conduttore principale consiste di in grande tubo di legno e di tela, posto su due sostegni di legno e di vetro montati su treppiedi. Il conduttore negativo è formato da una base di legno tornita ricoperta con foglio di stagno, da un supporto tubolare verticale di legno e di tela, anch'esso ricoperto di stagno e da un elettrodo scorrevole (sostituzione).
Con questa macchina è possibile generare scintille lunghe dodici pollici, corrispondenti a circa 170.000 volt. Il generatore, proveniente dalle collezioni lorenesi, fu costruito espressamente per Pietro Leopoldo. Il Granduca fu così soddisfatto di questa macchina che, nel dicembre del 1774, decise di ricompensare il suo costruttore, Edward Nairne, con una speciale medaglia d'oro e una gratifica di 1415 lire toscane. La grande batteria di bottiglie di Leida fornita con la macchina è andata perduta. Una incisione delle Philosophical Transactions della Royal Society del 1774 mostra la macchina allestita per realizzare esperimenti.