Nell'ottobre del 1608, l'artefice olandese Hans Lipperhey costruì il primo rudimentale cannocchiale. Galileo ne vide alcuni esemplari a Venezia nel 1609 e subito si sforzò di aumentarne la capacità di ingrandimento. Il cannocchiale galileiano consiste di un tubo nel quale sono inserite due lenti: una obiettiva piano-convessa e una oculare piano-concava. I migliori esemplari costruiti da Galileo superavano la ventina di ingrandimenti. Essi presentavano tuttavia seri problemi di risoluzione, in conseguenza della forte aberrazione sferica e cromatica, e visualizzavano un campo molto limitato: ad esempio, il cannocchiale di Galileo poteva inquadrare solo una porzione del corpo lunare. Il cannocchiale fu impiegato da Galileo anche come strumento di raffigurazione per disegnare le apparenze superficiali della Luna e le macchie solari, oltre che come dispositivo di misura per calcolare, mediante il micrometro, le distanze angolari tra corpi celesti.
Intorno al 1630, fu introdotto il cannocchiale "astronomico" o "kepleriano": l'oculare concavo fu sostituito da una lente convessa che aumentava notevolmente il campo di osservazione, ma forniva un'immagine rovesciata. Dopo Galileo, Francesco Fontana, Evangelista Torricelli, Eustachio Divini, Giuseppe Campani costruirono strumenti via via più perfezionati. I tubi ottici divennero sempre più lunghi, mentre si riuscì a raddrizzare l'immagine aggiungendo due lenti all'oculare convesso.
James Gregory, nel 1663, e Isaac Newton, nel 1668, misero a punto il telescopio "a riflessione", nel quale l'obiettivo era sostituito da uno specchio, riuscendo così ad eliminare l'aberrazione cromatica.
Inv. 3090
Costruttore sconosciuto, Fattura italiana, prima metà sec. XVIII
Inv. 3377
Costruttore sconosciuto, 1650-1670
Inv. 2547
Costruttore sconosciuto, fine sec. XVII - prima metà sec. XVIII
Inv. 404
Ditta Dollond, Londra, sec. XIX
Inv. 2563
Chérubin d'Orléans, Fattura francese, ca. 1675
Inv. 3340
François de Baillou, Fattura italiana, 1764
Inv. 2427
Galileo Galilei, Fattura italiana, ca. 1610
Inv. 2428
Galileo Galilei, Fattura italiana, fine 1609 - inizio 1610
Inv. 2553
Eustachio Divini, Roma, 1664
Inv. 2557
Eustachio Divini, Roma, 1674
Inv. 2554
Evangelista Torricelli (obiettivo) / Costruttore tubo: sconosciuto, Obiettivo: 1647 / Tubo: seconda metà sec. XVIII (?)
Inv. 2548
Jacques Tendre de Moulina, Fattura francese?, prima metà sec. XVIII
Inv. 2549
Costruttore sconosciuto, Fattura inglese o tedesca?, prima metà sec. XVIII
Inv. 2550
Giovanni Battista Magnelli, Fattura italiana, 1695
Inv. 2551
Giuseppe Campani, Roma, ca. 1664
Inv. 2552
Eustachio Divini, 1660-1670
Inv. 2556
Giuseppe Campani, Roma, 1666
Inv. 2558
Costruttore sconosciuto, Fattura inglese, inizi sec. XVIII
Inv. 2560
Costruttore sconosciuto, Fattura italiana, fine sec. XVII
Inv. 2561
John Marshall [attr.], Fattura inglese, 1690-1720
Inv. 2562
Johann Wiesel [attr.], Fattura tedesca, ca. 1650
Inv. 2564
John Marshall [attr.], Fattura inglese, 1690-1720
Inv. 3185
Giuseppe Campani, Fattura italiana, 1665
Inv. 3339
Leonardo Semitecolo, Fattura italiana, seconda metà sec. XVIII
Inv. 3458
John Marshall [attr.], Fattura inglese, fine sec. XVII
Inv. 3493
Costruttore sconosciuto, Fattura italiana, seconda metà sec. XVII
Inv. 3549
Costruttore sconosciuto, Fattura italiana, prima metà sec. XVIII
Inv. 3639
Paolo Belletti, Fattura italiana, 1689
Inv. 3725
Costruttore sconosciuto, seconda metà sec. XVIII
Inv. 3178
Costruttore sconosciuto, seconda metà sec. XVII
Inv. 2429
Vittorio Crosten (cornice), lente: fine 1609 - inizio 1610 / cornice: 1677
Firenze, Biblioteca nazionale centrale, Post. 110
Galileo Galilei, Padova, originale 1610 / facsimile 2010
Inv. 3795
Giovanni Battista Amici, Italia, prima metà sec. XIX
Inv. 345
Giovanni Battista Amici, Italia, prima metà sec. XIX
Inv. 1419
Domenico Selva o Lorenzo Selva, Venezia, sec. XVIII
Inv. 2707
Leto Guidi, Italia, sec. XVIII
Inv. 2710
Costruttore sconosciuto, sec. XVIII
Inv. 2709
Costruttore sconosciuto, sec. XVIII