Grossa calamita scintillante su modello di quelle di Nobili proveniente dalle collezioni lorenesi. La calamita composta è trattenuta da un braccialetto di ottone ed è inserita in un profondo incavo nella base di legno. Non è chiaro lo scopo di un secondo braccialetto con collare fissato sulla sommità della calamita. Quando il circuito formato dalla calamita e dalla bobina viene interrotto, oppure prontamente ristabilito da un rapido movimento oscillatorio della bobina stessa, si produce un minuscola scintilla elettrica tra i suoi capi e la calamita. La scintilla è generata dalle correnti indotte di interruzione e di apertura del circuito. Su una piastrina di ottone è inciso: "Sotto gli auspicii di Leopoldo II. Diede la prima scintilla. Il 30. Gennaio 1832. A.L. Nobili & V. Antinori". Uno strumento quasi identico con la stessa piastrina è conservato al Museo Civico di Reggio Emilia.