Bussola per rilievi costruita dall'ingegnere mediceo Baldassarre Lanci. Il nome dell'artefice, "INVENTVM ET OPVS BALDASSARRIS", è appena scalfito lungo il bordo esterno della lastra circolare. Solo la "V" di "OPVS" risulta punzonata, segno evidente di un lavoro rimasto interrotto. Lo strumento è formato da una lastra circolare divisa lungo la circonferenza in otto settori di 45°, corrispondenti alle otto direzioni dei venti. Sulla direzione est-ovest sono innestate due lunghe aste con traguardi che presentano anche due piccole guide cilindriche nelle quali, forse, scorreva un lungo stilo di ottone. E' probabile che, analogamente al distanziometro dello stesso autore, lo strumento avesse anche una funzione prospettica; lo stilo doveva presumibilmente servire per tracciare sul foglio da disegno i punti dell'oggetto traguardato. All'interno della circonferenza con la rosa dei venti si trova il quadrato delle ombre, mentre al centro è imperniata una corona circolare munita di diottra, che ospitava una bussola, ora mancante. Lo strumento serviva principalmente a compiere rilievi topografici e a misurare distanze e altezze. Il verso della zona centrale rotonda è pieghevole a cerniera: in una metà si trova un orologio solare completo di gnomone, nell'altra una ruota dentata con indice mobile. Le indicazioni incise sullo strumento, finemente decorato, sono in italiano. Questo esemplare, proveniente dalle collezioni medicee, è illustrato nel Trattato di diversi istrumenti matematici (manoscritto databile al 1593) di Antonio Santucci.